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Immagine del redattoreLaura Baggi

Plagiocefalia posizionale del neonato: cos'è e cosa può fare l'osteopata

Con il termine plagiocefalia posizionale si intende un appiattimento del cranio dovuto a forze esterne. A seconda della gravità l'asimmetria del cranio si può associare ad una asimmetria del volto con una maggiore prominenza del frontale, un disallineamento delle orecchie e una asimmetria delle orbite (1). La parte posteriore del cranio apparirà più appiattita da un lato (se l'appiattimento è centrale si parla invece di brachicefalia). I princiali fattori di rischio per la comparsa della plagiocefalia sono la riduzione dello spazio intrauterino (nel caso per esempio delle gravidanze gemellari o della presenza di fibromi all'interno dell'utero), l'utilizzo di ventosa o forcipe durante il parto, la presenza di torcicollo miogeno congenito (2). Gli studi indicano che questa condizione non si risolve spontaneamente (3). Nonostante sia spesso considerato anche dai professionisti un difetto puramente estetico, ci sono evidenze che la plagiocefalia a lungo andare può avere conseguenze sullo sviluppo posturale sia statico che dinamico del bambino (4), sull'occlusione dentale (5), sul drenaggio dell'orecchio medio con maggior incidenza di otiti (6). E' fondamentale che la diagnosi avvenga precocemente e che il trattamento sia tempestivo in quanto nei primissimi mesi di vita il cranio del neonato ha grandi capacità di rimodellamento se vengono applicate le giuste correzioni. Le modalità di intervento comprendono l'osteopatia, la fisioterapia e il caschetto nei casi più gravi. Altrettanto importante è la prevenzione che i genitori possono fare a casa con il riposizionamento e il "tummy time" (7).

L'osteopatia rappresenta una possibilità di trattamento per la plagiocefalia molto dolce e non invasiva, ben tollerata dai piccoli pazienti e gradualmente riporta il cranio verso il rimodellamento e un'armonia sia della forma che della funzione.


Bibliografia:

1) De Bock et al. Deformational plagiocephaly in normal infants: a systematic review of causes and hypotheses. Arch Dis Child 2017

2) Linz et al. Positional Skull Deformities Etiology, Prevention, Diagnosis, and Treatment. Dtsch Arztebl Int 2017

3) Collett et al. Head shape at age 36 months among children with and without a history of positional skull deformation. J Neurosurg Pediatr. 2018

4) Cabrera-Martos et al. Repercussions of plagiocephaly on posture, muscle flexibility and balance in children aged 3–5years old. Journal of Paediatrics and Child Health 2016

5) Kluba et al. Malocclusion in the primary dentition in children with and without deformational plagiocephaly. Clin Oral Invest 2016

6) Balan et al. Auditory ERPs reveal brain dysfunction in infants with plagiocephaly. J Craniofac Surg 2002

7) Leung et al. Impact of Parent Practices of Infant Positioning on Head Orientation Profile and Development of Positional Plagiocephaly in Healthy Term Infants. Physical & Occupational Therapy In Pediatrics 2017

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